Chi gioca a golf sa che i Bunker sono le buche sabbiose immerse nell’erba e di varia profondità, che si trovano lungo il percorso di un campo da gioco. I golfisti sanno anche che finire in un Bunker con la propria pallina, vuol dire, trovarsi in condizioni di gioco sfavorevoli, cioè prive di solido appoggio, con scarsa visibilità e con ridotte possibilità di gioco.

Per queste loro caratteristiche i bunker, sono considerati degli ostacoli insidiosi, sia dal punto di vista tecnico che da quello mentale, poiché sono un ostacolo al gioco “regolare” e fluido e sono potenziali causa di perdita di punti in classifica e del ritmo personale di gara.

bunker

Se il bunker è un luogo fisico presente lungo il percorso di gara, cosa sono dunque i Bunker Mentali?

Per bunker mentale, mi riferisco metaforicamente, allo stato mentale di tensione, che vive realisticamente un giocatore di golf quando si trova in difficoltà, in qualsiasi momento della competizione ed indipendentemente dal fatto che sia realmente finito dentro una fossa o che si trovi a puttare sul grenn.

Il bunker mentale è, dunque, una condizione psicologica di difficoltà emotiva e cognitiva che nasce “dall’interno” ed impedisce la buona esecuzione del gesto atletico. Infatti, gli stati emotivi che caratterizzano lo stato mentale di un atleta finito in un bunker mentale, mettono lo stesso giocatore in una condizione di “empasse” psicologica che rende difficile l’uso ottimale della tecnica di gioco e la realizzazione di una valida performance in gara.

bunker mentale 2

Quali sono i segnali che un giocatore è finito in un Bunker Mentale?

I sintomi che caratterizzano il bunker mentale sono riconoscibili come

  • Confusione
  • Disorientamento
  • Tensione nervosa
  • Preoccupazione sull’esito della gara
  • Insicurezza sul gioco da fare
  • Sfiducia sulla riuscita del colpo
  • Frustrazione per l’errore compiuto
  • Rabbia verso se stessi o altri fattori
  • Sconforto per la difficoltà che si vive
  • Delusione per il proprio gioco

Questi stati mentali, possono comparire singolarmente, sono variabili nel tempo e cambiano da persona a persona, ma in ogni caso innescano un circolo poco virtuoso che spinge il giocatore a peggiorare la propria performance. Il bunker mentale se non viene riconosciuto e superato, immette il giocatore in uno stato mentale che autoalimenta la comparsa di

  • Pensieri negativi
  • Tensioni muscolari

Che inibiscono e riducono l’uso ottimale della tecnica.

Psicologia del Golf

Per questo, indipendentemente dalla cause che fanno precipitare il giocatore di golf in stato mentale di disagio, è molto importante riconoscerne la comparsa ed imparare a superare lo stato di insicurezza generato dalla paura.

La psicologia dello sport fornisce gli strumenti validi per imparare a riconoscere e superare i bunker mentali.