Lo stress è una “sindrome da affaticamento psicofisico” provocata dallo sforzo lungo ed intenso realizzato da una persona per superare situazioni di disagio o pericolo reale o percepito tale, che si presentano nella nostra vita quotidiana in ambito lavorativo, familiare, sportivo o di svago.

Se tale affaticamento persiste per molto tempo, lo stress diventa la causa principale per l’insorgenza di sintomi organici e psicologici di vario genere, come ad esempio:

  • tensioni muscolari
  • mal di testa
  • disturbi intestinali
  • stanchezza cronica
  • sbalzi d’umore come irascibilità, rabbia, ansia, depressione
  • disturbi cardiaci e sbalzi della pressione arteriosa

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e ancora

  • alterazione del comportamento alimentare
  • alterazione nel ciclo sogno veglia, dunque insonnia
  • alterazione del ciclo mestruale nelle donne
  • alterazione del desiderio sessuale
  • alterazione delle relazioni interpersonali.

Una persona stressata finisce presto o tardi a riversare nelle relazioni affettive le proprie frustrazioni, ansie e difficoltà, più di quanto faccia una persona mediamente sana, con la conseguenza di “rovinare” i propri rapporti interpersonali.

Lo stress cronico è come vediamo una delle principali cause di malessere e patologia del nostro corpo e della nostra mente.

Come fare per arrestare gli effetti patogeni dello stress?

Uno dei modi più efficaci è quello di ripristinare lo stato di equilibrio psicofisico perduto a causa dai fattori stressanti. Per fare questo la pratica costante del mental training ovvero l’applicazione dei vari metodi di rilassamento e visualizzazione, come il training autogeno, permettono alla persona di raggiungere in poco tempo livelli di rilassamento neurovegetativo e muscolare, molto profondi e salutari per tutto l’organismo.

Con il mental training siamo, infatti, in grado di generare una risposta neurovegetativa antagonista allo stress. Il rilassamento psicofisico che deriva dalla pratica del training autogeno è infatti foriero di enormi benefici per il cervello, i muscoli e l’intero organismo. Esso permette di.:

  • interrompere la produzione di ormoni come l’adrenalina ed il cortisolo, che sono molto utili per superare la fatica, ma che a lungo termine determinano l’insorgenza di sintomi secondari, come stati infiammatori dei vari apparati muscolari, nervosi e neurovegetativi.
  • Allentare le tensioni nervose e muscolari
  • Aumentare la consapevolezza corporea e migliorare il rapporto con i propri sensi
  • Migliorare la lucidità mentale
  • Interrompere la produzione di pensieri negativi che accompagnano lo stato di affaticamento e di stress ed impediscono di trovare soluzioni alternative al malessere
  • Migliorare l’autostima
  • Migliorare il senso di autoefficacia
  • Ritrovare la motivazione necessaria per riprogrammare le proprie azione
  • Recuperare le energie psicofisiche perdute nello sforzo mentale e fisico

Come vediamo il rilassamento raggiunto con le pratiche di mental training è un metodo molto valido per ripristinare l’omeostasi perduta e ritrovare le risorse necessarie per pianificare in modo ottimale la ripresa del proprio benessere. Sebbene queste tecniche non agiscano sui fattori ambientali cioè esterni all’individuo esse permettono di modificare l’approccio individuale alle situazioni problematiche e di conseguenze permettono alla persona di agire a lungo termine sul proprio contesto esterno.

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La pratica costante e continua di questo metodo di auto-rilassamento indotto è dunque un modo efficace sia per arrestare l’impeto dello stress acuto, sia per guarire gli effetti negativi dell’affaticamento generato dallo stress cronico.