Entrare in un bunker con la propria pallina è un evento poco desiderato da ogni giocatore di golf. Infatti, per uscire da questa situazione di gioco sfavorevole e mantenere buone possibilità di gioco, ci vogliono specifiche capacità tecniche ed una certa calma interiore. È, infatti, psicologicamente frustrante finire in una situazione che impedisce di giocare in modo ottimale e rischia di penalizzare in brevissimo tempo il gioco ed il risultato globale della performance.

Come scritto in un precedente articolo, mentre il bunker nel campo da golf, descrive una fossa che mette in difficoltà il giocatore che ci finisce dentro lungo il percorso di gara, il bunker mentale è una situazione emotivamente difficile che si verifica, indipendentemente dalle condizioni esterne di gioco, quando cioè un giocatore di golf, attraversa un momento di disorientamento, difficoltà, stress o sconforto.

In questo senso, il bunker mentale è metaforicamente una situazione di disagio dal punto di vista psicologico che impedisce alla persona, nel golf (come in altri sport) di utilizzare al meglio le proprie risorse tecniche e tattiche.

Chi cade in un bunker mentale si trova in uno stato di empasse psicofisica che inibisce o distorce l’uso della tecnica ed induce all’errore.

Come uscire da un Bunker Mentale?

Golf e Psicologia

Di seguito suggerisco alcuni esercizi da svolgere mentalmente, che ti permettono di uscire dalla difficoltà emotiva e riprendere a giocare in modo efficace in tempi molto rapidi.

La prima cosa da fare per “uscire dal bunker mentale” è quella di:

I.   SCOPRIRE o rivedere le TUE MOTIVAZIONI

Ogni situazione di gioco complessa, anche la più difficile, può essere risolta solo e se ti impegni al 100% per farlo. La determinazione a superare il momento di difficoltà è la condizione mentale indispensabile affinchè tu riesca a risolvere la tua empasse emotiva e ritrovare lucidità mentale. Per questo, le tue motivazioni possono aiutarti a ritrovare la giusta determinazione per superare le difficoltà che vivi in campo.

Non importa che tipo di motivazioni tu abbia e perché ti spingono a giocare, ciò che importa, è che siano i motivi reali che ti spingono a fare il tuo gioco fosse anche solo quello di “passare un momento di tranquillità con amici”. Per cui, è necessario che tu scopra, se non lo hai ancora fatto, quali sono i motivi che ti spingono o ti hanno spinto ad iniziare a giocare a golf o a fare un altro sport.

Rimembrare a te stesso perché sei in campo in quel momento, ti permette di:

  1. Uscire dalla confusione mentale
  2. Allontanare la paura, qualunque essa sia
  3. Ridimensionare le difficoltà o le tue emozioni negative
  4. Ordinare le tue idee
  5. Trovare nuovo slancio ad agire, indipendentemente dal risultato

Ricorda, dunque, che la prima cosa da fare per allontanare le preoccupazioni e l’ansia da prestazione, ad esempio, è sapere e riscoprire i perché stai giocando. Sposta la tua attenzione su ciò che ti piace del golf, o dello sport che pratichi, e vedrai che la calma interiore non tarda ad arrivare nel momento in cui visualizzi ciò che anima il tuo essere in campo.

Man standing on a big target wih a winning attitude

II.    DEFINISCI I TUOI OBBIETTIVI GIORNALIERI e ricordali quando sei in difficoltà

Fatto questo esercizio di richiamo alla coscienza delle tue motivazioni, il secondo esercizio che ti propongo di fare mentalmente, è quello di rivedere i tuoi obbiettivi, sia giornalieri sia di carriera sportiva.

Anche in questo scopo abbiamo lo scopo di riprendere il tuo gioco in modo rapido ed efficace fugando le difficoltà. In questo il goal setting è uno strumento straordinario.

Infatti, avere chiara visione di quali siano le tue ambizioni di gioco, ti permette di allontanare le emozioni negative generate dalla trans agonistica o da una situazione di gioco obbiettivamente difficile.

Avere degli obbiettivi da perseguire, non importa che essi siano raggiungibili o meno in quel momento preciso, ti permette di ragionare con maggiore lucidità sul problema, concentrare le tue energie mentali e fisiche sul gesto da compiere e ritrovare la calma necessaria per svolgere la tua performance in modo ottimale. Al contrario, non visualizzare alcuna meta, vuol dire persistere nella confusione, nella sfiducia e nello sconforto.

Ecco di seguito uno dei modi che prediligo nella costruzione dei propri obbiettivi. Ti suggerisco di svolgere sempre, prima di entrare in campo una ricognizione dei tuoi obbiettivi e di farlo in modo che essi siano:

  • Chiari, cioè ben definiti
  • Semplici, cerca di stabilire obbiettivi non troppo complessi
  • Realistici e per te Raggiungibili.

Infine, cerca di formularli, prediligendo quelli di prestazione a quelli di risultato. Infatti, poiché non si può controllare del tutto il risultato di una gara, è preferibile concentrarsi sulla qualità della prestazione, di cui sei maggiormente responsabile.

Ad esempio, formula in questo modo i tuoi obbiettivi giornalieri:

  • Obbiettivo di Prestazione: “oggi voglio fare una buona prestazione all’altezza delle mie qualità”
  • Obbiettivo di Risultato : “oggi voglio vincere a tutti i costi”.

L’efficacia di questo esercizio psicologico di richiamo delle nostre ambizioni, sta nel fatto che, ti permette rapidamente di:

  1. Arrestare i pensieri negativi
  2. Interrompere il corto-circuito emotivo negativo generato dalla difficoltà che vivi in quel momento
  3. Trovare nuove motivazioni a svolgere bene il tuo gioco.

A questo punto, dopo avere riscoperto le tue motivazioni e ripreso mentalmente i tuoi obbiettivi di gioco giornalieri, sei riuscito probabilmente ad arginare le tensioni emotive e la confusione generata dallo stress agonistico.

Una volta individuati i punti fermi interiori, cioè le motivazioni ed gli obbiettivi personali, che animano il tuo gioco, per uscire definitivamente dal bunker mentale, ti occorre trovare nuove motivazioni che ti permettano di riorganizzare il tuo gioco e concentrare le energie, in modo ottimale.

Per fare svolgi ancora questi due esercizi mentalmente:

III. IDENTIFICA I tuoi PUNTI DEBOLI

Psicologia del Golf

Individuare i tuoi limiti, fisici, tecnici, tattici o mentali, è il primo passo per poterli superare. Proseguire il tuo gioco, facendo sempre gli stessi errori o utilizzando sempre gli stessi schemi mentali o di gioco, è anche uno dei modi per rimanere vincolati al proprio gioco mentale negativo. Riconoscere invece i tuoi punti deboli, ti permette di:

  1. Trovare nuove soluzioni
  2. Pianificare nuove strategie
  3. Evitare di utilizzare gli schemi perdenti
  4. Agire per cambiare la situazione di gioco

Identificare il proprio limite, è il primo passo per trovare le strategie giuste e svolgere bene il gesto atletico per migliorare la performance sul campo da gioco.

Fatto questo esercizio di autoanalisi, fai un altro esercizio mentale:

uscire dal bunker mentale 3

IV. TROVA i tuoi PUNTI di FORZA

Ogni giocatore di golf, atleta di altro sport o persona nella vita, sa di potere contare su alcuni suoi punti di forza mentre svolge il suo gioco, nel campo e fuori dal campo. Il punto è che il bunker mentale in cui è finito, gli fa dimenticare di avere le qualità e le risorse che gli permettono di fare bene. Per questo, dopo avere preso visione dei tuoi limiti, concentrati per un attimo su ciò che sai fare bene, quindi ricorda a te stesso che sei capace di buone prestazioni, ottimi slanci atletici o altro ancora. Ognuno ha i suoi punti deboli ed i suoi punti di forza, non cercare di imitare nessuno o emulare chi non puoi raggiungere tecnicamente, ma valorizza semplicemente ciò che sei.

Dopo avere identificato i tuoi punti di forza, è probabile che tu abbia ritrovato la determinazione che ti permette di uscire dal bunker mentale, per cui adesso, non ti resta che agire, cioè realizzare il colpo o il gesto atletico che sai di potere realizzare assecondando le tue qualità e caratteristiche personali.

A questo punto, per realizzare il tuo colpo migliore, facendo leva su nuove buone motivazioni, ti suggerisco di fare ancora questi esercizi mentali:

V. VISUALIZZA il COLPO

  • Pensa a come ti sei sentito durante le tue migliori prestazioni passate andate bene
  • Immagina di realizzare bene il colpo
  • Rivedi mentalmente il tuo obbiettivo giornaliero
  • Esegui

Le immagini mentali ti dispongono alla migliore esecuzione possibili, dunque agisci.

Adesso ti suggerisco di fare altri due esercizi mentali. Dopo essere uscito dal bunker mental, ed avere eseguito il tuo colpo migliore:

come uscire dal bunker mentale 5

VI.  INDIVIDUA, le cause del tuo bunker mentale. Questo esercizio ti permette nel tempo di agire sull’ansia e lo stress da prestazione. Conoscere gli “ostacoli interiori” è il primo passo per poterli superare, attraverso l’allenamento mentale svolto con specifiche tecniche di ancoraggio emotivo e cognitivo e con le tecniche di rilassamento, autoipnosi, visualizzazione e mindfulness, che incrementano la consapevolezza sul proprio mondo emotivo interno.

La psicologia dello sport fornisce i metodi e gli strumenti adeguati ad allenare la mente alla performance, alla calma interiore, al divertimento ed al “successo” personale, indipendentemente dagli obbiettivi che ciascuno giocatore di golf, o altro atleta, persegue e dal livello di gioco che ciascuno possiede.

Per questo il mental training è valido per:

  •  il Principiante, che apprende la tecnica e vuole da subito imparare a dare il meglio di se allenandosi alla calma mentale
  • il Professionista che deve sempre dare il meglio di se e sempre in condizioni di elevato stress psicofisico
  • l’Amatore che vuole divertirsi senza rinunciare allo spirito di competizione intrinseco ad ogni sport.