Per Sindrome dell’Avatar mi riferisco ad un tipo di comportamento già descritto da due eminenti psicoanalisti del calibro di D.W.Winnicott e H.Kohut, i quali concettualizzarono il concetto di Falso Sé, per indicare un sindrome comportamentale che consisteva nella distorsione patologica dell’identità e finiva per sfociare nella comparsa di disturbi di vario genere, dall’ansia alla depressione fino ad arrivare alla rottura delle relazioni affettive.

 

Cosa è la Sindrome dell’Avatar?

Per Sindrome dell’Avatar mi riferisco a modalità comportamentali e stili di relazione che una persona mette in atto, più o meno consapevolmente nel corso della propria vita, con il preciso scopo di adattarsi all’ambiente esterno e farsi accettare dagli altri.

La persona con Sindrome dell’Avatar indossa una maschera per compiacere e farsi accettare dagli altri.

 

Come si manifesta la Sindrome di Avatar?

Parliamo di sindrome perché questo modo di vivere le relazioni ed il rapporto con se stessi si caratterizza per una serie di comportamenti così identificati:

-Fingersi diversi da ciò che si è, tendenzialmente migliori di come si crede o si vorrebbe essere.

-Mentire sulla propria vera natura.

-Rinunciare alla gratificazione dei propri gusti e desideri per timore di scontentare gli altri.

-Aderire in modo eccessivo alle aspettative degli altri.

-Comportarsi in modo diametralmente opposto alle proprio volontà.

-Alterare il proprio modo di fare per evitare critiche che risulterebbero intollerabili.

La persona con Sindrome dell’Avatar, indossa una maschera per potersi adattare alla realtà che lo circonda, in questo modo mente prima di tutto a se stesso e rinuncia alla propria vera natura.

 

Da dove nasce la Sindrome dell’Avatar?

La sindrome dell’Avatar nasce da una scarsa considerazione di sé e da una bassa autostima.

La persona che sviluppa la Sindrome dell’Avatar non ha una sufficiente considerazione di se stesso, non si vuole abbastanza bene e considera gli altri più importanti di lui. Per questo motivo reagisce inconsciamente compiacendo gli altri e in questo modo ritiene di essere accettato, valere qualcosa e potersi adattare alle relazioni con le persone che lo circondano.

Questo modo di relazionarsi agli altri, viene agito molto spesso in modo inconscio ed ha lo scopo di superare le critiche che risulterebbero inaccettabili a causa della scarsa autostima.

 

Perché è molto dannoso vivere con la Sindrome dell’avatar?

Chi vive seguendo le dinamiche comportamentali della Sindrome dell’Avatar, crea un immagine di sé grandiosa, che lo rende apprezzabile agli occhi degli altri, ma allo stesso tempo lo porta ad una rinuncia sostanziale di se stesso, cioè dei propri desideri, gusti e perfino delle proprie volontà. In questo modo però, la persona costringe se stesso ad una vita che non gli appartiene fino in fondo e per questo nel lungo tempo compaiono sintomi di disagio profondo che sfociano nella depressione, nei sintomi ansiosi o nella cattiva gestione delle relazioni affettive.

Se da un lato vivere con un Avatar cercando di mostrarsi diversi da ciò che si è, ha dei vantaggi dal punto di vista dell’adattamento nel rapporto con gli altri, dall’altro lato, rinunciare costantemente a se stessi ha dei costi emotivi molto alti. Infatti la persona che vive con la sindrome di Avatar, finisce nel corso del tempo per sacrificare la propria natura, mortificare il proprio corpo e rinunciare alla propria anima.

Mentire per molto tempo agli altri e prima di tutto a se stessi è fonte di sofferenza.

 

Quali sono le conseguenze della Sindrome dell’Avatar sulla salute psicologica?

L’esperienza clinica, evidenzia che le persone con Sindrome dell’Avatar, cedono nel lungo termine al disagio emotivo e alle difficoltà relazionali di ogni genere. Quando condurre la vita attraverso un avatar persiste nel lungo tempo, compaiono sintomi psicologici come ansia, depressione, attacchi di panico, ossessioni, fobie ed altro ancora. Questi sintomi segnalano lo stato di malessere della persona che finge a se stessa.

Mentire agli altri è faticoso ma mentire a se stessi può esserlo ancora di più.

Se da un lato l’Avatar permette l’adattamento alla realtà esterna, dall’altro lato e a lungo termine, vivere con una maschera rinunciando ai propri desideri, mortifica la vera natura della persona, causando disagio emotivo e malessere nelle relazioni affettive. Sovente quando i partner si accorgono delle menzogne e delle incoerenze che la persona con sindrome di avatar agisce nella relazione affettiva, rifiutano o mettono in discussione la relazione stessa poiché divenuta insostenibile vivere senza fiducia il rapporto con il proprio partner.

La rinuncia alla propria natura corrisponde alla mortificazione della propria anima e alla nascita di malessere generale.

 

Cosa fare per smascherare l’Avatar?

Per guarire dalla sindrome dell’avatar o Falso sé, come già concettualizzato da D.W.Winnicott e H.Khout occorre consolidare la fiducia in se stesso della persona che nasconde la propria natura.

Un percorso di psicoterapia a medio/lungo termine, permette alla persona di osservare la propria sindrome e lentamente liberarsi dalle false convinzioni che lo hanno spinto a mettere una maschera per compiacere gli altri. La psicoterapia come strumento di osservazione e cambiamento interiore, permette di  recuperare fiducia e autostima in se stessi, facendo in modo che la persona con sindrome dell’avatar attribuisca la giusta importanza ai propri pensieri e desideri.

Migliorando ciò che la persona pensa di se stessa scompare la maschera, si dissolve l’Avatar e compare la parte più autentica e vitale della persona.

Bibliografia
D.W. Winnicott. —Sviluppo affettivo e ambiente
D.W.Winnicott. – Il bambino deprivato
H.Khout -Narcisismo e analisi del Se’
H. Khout – Ricerca del Se

Dario Grigoli

Psicoterapeuta Pinerolo

3281572145

La foto di copertina è stata tratta da Pexel