Le relazioni pericolose è un articolo in cui Vi parlo delle caratteristiche che assumono le relazioni affettive quando diventano patologiche e della mediazione psicologica come possibile forma di cura relazionale.

Quando diventa pericolosa una relazione affettiva?

Sono molte le condizioni che determinano la pericolosità di una relazione affettiva, laddove per pericolosità intendiamo la contingente condizione di sofferenza di uno e/o di entrambi i partner.

Alcuni principi chiave

Una relazione diventa pericolosa dal punto di vista umano ed affettivo, quando:

  1. l’incompatibilità di carattere, indole e/o abitudini, mai espressi apertamente, alimentano il dolore di uno o di entrambi i partner.
  2. l’incomprensione fra le due persone affettivamente legate, travolge la vita privata intima di uno e/o di entrambi senza che vi siano margini di recupero e di miglioramento della relazione stessa.
  3. i litigi autoalimentano un circolo vizioso di rabbia e rancore che nessuno riesce a placare.
  4. la fiducia e reciprocità lasciano il posto ad inganno e menzogna, minando alla base i presupposti di una buona relazione.
  5. non c’è più spazio per indulgenza, comprensione e perdono dei difetti reciproci.
  6. gli affetti non sono più sufficienti a tenere vivo il legame se i conflitti di varia natura, soverchiano i sentimenti e la volontà di stare insieme.
  7. la coppia non è riuscita a superare un momento critico (un lutto, una malattia, la nascita di un figlio, un trasferimento, il cambio di lavoro, ed altro ancora)  e adesso non riesce più a progettare nuovi scenari di vita ed avere nuovi stimoli.
  8. I social Network, le chat e tutte le moderne tecnologie, creano nicchie di clandestinità che rubano tempo, spazio ed energie a mantenere viva la relazione.

L’Arte di Amare

Molte relazioni, finiscono perché uno dei due partner o entrambi a volte si appoggia totalmente all’altro, nell’idea e nella convinzione che il compagno o la compagna possa completarne la natura o peggio compensare le proprie mancanze.

In realtà, il mito della mezza mele, non funziona cosi come Platone proponeva.

“Nell’altro non ci si completa, l’altro tutt’al più, ci sta vicino, nei mille modi possibili, ma non ci completa .
Ognuno è un mondo complesso che deve avere una sua armonia e chiara consapevolezza di sè. Solo così possiamo vivere bene l’incontro e la relazione con l’altro nel migliore dei modi possibili …”

…a tutto c’è un rimedio …?

La Mediazione Psicologica come strumento di cura per le Relazioni Pericolose

Certe storie sono destinate a finire altre invece finiscono per pigrizia, perché le persone hanno smesso di impegnarsi, di costruire di volere e di provare. Altre persone invece reagiscono al dolore ed al disagio di una relazione patologica, ci provano e tentano in ogni modo di costruire il proprio futuro impegnandosi con l’altro per ricucire le parti sfrangiate, rotte, scomposte di una relazione che ha ancora sentimenti vivi ed affetti importanti. Spesso però da soli non ce la si fa, perché la storia della coppia si è arenata, perché possibilmente senza volere, le due persone tengono in piedi i traumi relazionali che li hanno mandati in crisi.

In questi casi la mediazione psicologica è uno strumento terapeutico ottimale per fare in modo che:

  1. i coniugi si parlino senza alimentare i conflitti
  2. si riducano le tensioni nervose fra le persone coinvolte
  3. si pongano le basi per una comunicazione più sana e costruttiva
  4. si fornisca lo spazio mentale affinché ciascuno dei partner cominci a vedere i problemi da nuovi punti di vista
  5. si mettano i partner in condizione tale da poter proporre nuove soluzioni senza arrivare per forza allo scontro

In medio Stat Virtus

Mediare psicologicamente non significa riportare le rispettive posizioni ma fare in modo che le due parti in contrasto si avvicinino, si comprendano ed imparino a decidere da soli ciò che è giusto fare.

In questo senso, l’obbiettivo della mediazione psicologica, non è per forza di cose sanare la situazione, cioè impedire un divorzio, bensì aiutare la coppia o il nucleo familiare in difficoltà a trovare la soluzione più sana possibile, fosse anche quella della separazione delle due persone poiché appunto la convivenza è diventata insostenibile, per uno o entrambi i partner.