Molti pregiudizi caratterizzano la figura dello psicologo e molti sono quelli che finiscono per danneggiare in modo negativo chi ha veramente bisogno di aiuto.
Fra le mille rappresentazioni che nel senso comune descrivono negativamente questa figura professionale, è ancora forte oggi la convinzione che questo tipo di professionista sia esclusivamente il “medico dei matti” cioè, il curante di quelle persone considerate inguaribili ed in quanto tali pericolosamente difficili da gestire e proprio per questo sono da tenere lontano dai normali contesti di vita socio-relazionale.
Da queste convinzioni deriva spesso l’idea che rivolgersi ad uno psicologo può significare la possibilità di essere additato come persona senza speranza o affetta da qualcosa di cui vergognarsi.
Ciò costituisce una triste verità che falsando il senso vero dell’intervento psicologico, finisce per bloccare la richiesta di aiuto da parte di chi invece potrebbe trarre grande beneficio dal sostegno di un professionista che si occupa dei disagi affettivi legati alla natura umana ed in quanto tali modificabili, guaribili e sostenibili nel tempo.