Lo stress è generato da diverse cause, ambientali, personali, situazionali, esperienze passate e presenti che si intrecciano fra loro ed influenzano il nostro modo di significare la realtà.

Tuttavia, le reazioni dell’organismo che verte in condizioni di stress sono sempre le stesse. Cioè un organismo in stato di stress risponde sempre alla stessa maniera per cercare di superare lo stato di difficoltà o pericolo in cui si trova. Sia esso un pericolo reale che percepito.

Dunque il nostro organismo per:

  • sostenere la fatica
  • ridurre il dolore fisico e psicologico
  • intensificare lo sforzo muscolare necessario a superare le difficoltà del momento

inizia a produrre ed immettere nel circolo sanguigno una vasta serie di sostanze chimiche come il cortisolo, le endorfine e le catacolamine ( adrenalina e noradrenalina) che agiscono sul sistema nervoso centrale, sui muscoli e sugli organi interni ( ad esempio apparato digestivo, respiratorio etc.). Queste sostanze servono ad ottimizzare la risposta psicofisica della persona di fronte alla situazione di stress. Esse agiscono sostenendo la fatica o impedendo a questi organi di funzionare in modo corretto. Infatti, lo stress compare come condizione di emergenza finalizzato al superamento della difficoltà.

In questo senso lo stress è positivo poiché permette all’organismo di reagire al fine di superare il disagio e ritrovare l’equilibrio perduto.

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Fin qui una “leggera” dose di stress è necessaria per vivere adeguatamente la vita quotidiana.

Ma cosa accade quando lo sforzo e lo stress proseguono per lungo tempo ed in modo intenso?

Accade che lo stress diventa negativo cioè distress e le conseguenze dell’iperproduzione di sostanze chimiche come cortisolo ed adrenalina, si riverberano sul piano fisico in modo patogeno.

In pratica, se prima queste sostanze chimiche svolgevano la funzione di supporto dei muscoli, degli organi interni, delle emozioni e dei pensieri, al fine di facilitare l’adattamento ad una situazione spiacevole, adesso la loro iperproduzione spinge tutto l’organismo al “surmenage” ed al progressivo logoramento degli organi coinvolti in modo significativo.

Il risultato inevitabile è che gli apparati muscolari, nervosi e neurovegetativi più sensibili o più stimolati, per cause soggettive, finiscono per ammalarsi in modo cronico. E questa iper-stimolazione organica finisce per fare ammalare “veramente” il fisico e la mente.

Molti disturbi fisici come:

  • mal di testa
  • torcicollo
  • mal di schiena
  • tensioni muscolari
  • dolori articolari

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hanno infatti un origine psicosomatica generata dallo stress cronico. Ma anche altri disturbi dell’apparato neurovegetativo come ad esempio:

  • gastrite cronica
  • problemi digestivi
  • stipsi
  • diarrea
  • infiammazione al colon
  • disturbi cardiaci
  • asma

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sono generati da persistenti condizioni di stress psicofisico. Fra questi ovviamente rientrano anche i disturbi affettivi e dell’umore:

  • ansia
  • depressione
  • nervosismo cronico
  • tristezza
  • sconforto
  • delusione
  • calo dell’autostima
  • demotivazione
  • sonnolenza
  • insonnia cronica

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anche nell’insorgenza di questo tipo di sintomi lo stress svolge un ruolo determinante.

Infine, ma non per ultimi fra gli effettivi deleteri per la persona, le condizioni di stress cronico, finiscono per incidere sulla qualità delle relazioni interpersonali dell’individuo.

  • Crisi di coppia
  • Tensioni familiari
  • Conflitti in ambito lavorativo

Possono insorgere quando una persona è costantemente “stressata” ed il suo umore scontroso e scostante.

Lo stato di stress non è solo dunque una conseguenza delle condizioni di disagio di una persona, ma se diventa cronico e i suoi sintomi vengono ignorati, diventa causa di importanti malattie croniche.

Per questa ragione occorre sempre mantenere viva l’attenzione e la consapevolezza verso il proprio stato di salute mentale e fisica anche di fronte a piccoli campanelli di allarme apparentemente insignificanti.

Lo stress, infatti, agisce in modo subdolo poiché la sensazione di chi è colpito da questo stato di malessere psicofisico non è di per sé chiara. Chi è stressato tende a non preoccuparsi delle sue condizioni mentali e pensa “non sto molto bene ma non sono nemmeno malato” il che corrisponde a negare i piccoli segnali che presto o tardi possono farci ammalare in modo cronico ed incontrollato.